Quando Drusilla Foer lanciava frecciate a Salvini e (soprattutto) Meloni

Drusilla Foer
Drusilla Foer

di Marco Zonetti 🖋️

Prima di diventare un fenomeno nazionale sulla ribalta del Festival di Sanremo, l’attore Gianluca Gori in arte Drusilla Foer – oltre che sui palcoscenici – si esibiva nelle vesti del suo alter ego femminile in brevi video su YouTube, nei quali – emulando la signora Cecioni di Franca Valeri – fingeva telefonate con vari interlocutori snocciolando perle di comicità contro le “vittime” della sua lingua tagliente, Fra le quali la domestica Ornella, “pagata come un parlamentare”.

Ma, scartabellando fra le sue creazioni su YouTube, abbiamo scoperto che Drusilla ha dedicato alcune delle sue carinerie anche a due parlamentari in carne e ossa, ovvero Matteo Salvini e Giorgia Meloni, protagonisti ciascuno di uno dei suoi video. Video nei quali Madame Foer finge che i due leader politici si siano rivolti a lei per avere consigli sul look, consigli che si trasformano però in una rapsodia di frecciate taglienti. Nel filmato a lui dedicato, Salvini è “uno che ha la faccia di chi si è svegliato da cinque minuti” e la cui barba nasconde un “mento come quello di un tucano”.

In quello intitolato alla “politicante” Giorgia Meloni, Drusilla è ben più maligna. In primis rimprovera alla leader di Fratelli d’Italia di essersi alleata con il suddetto Salvini: “Non mi dirà mica che ha stima di Salvini? Ah ecco mi torna”, dopodiché passa ai “consigli sul look“. Innanzitutto il taglio di capelli della Meloni – “che cognome modesto! secondo la nobildonna occhicerulea. Un taglio che quest’ultima non approva, giacché “in primo luogo ci vuole un collo”, e fa troppo “velina”, Fininvest”. Poi si passa al trucco degli occhi, che nel caso della numero uno di FdI richiede cautela poiché, ironizza Foer, sono troppo “espressivi” rischiando l’effetto “Che fine ha fatto Baby Jane”, ma “no, non quella sulla carrozzina, l’altra”. Ovvero Baby Jane Hudson (interpretata da Bette Davis), una ex diva fallita ormai anziana che perde la ragione e si veste come la bambola che la ritraeva quando era una bambina prodigio.

Non esattamente un commento lusinghiero verso la Meloni e che forse – assieme a quello sul collo – pronunciato da qualcun altro, nella suscettibilissima (a fasi alterne) società italiana odierna, sarebbe stato ritenuto colpevole di bodyshaming nei confronti di una donna.

Commento sfuggito un po’ a tutti, e forse anche a Pierluigi Diaco, che si professa molto amico di Giorgia Meloni e che ha voluto ospite Madame Foer, riempiendola di lodi, elogi e sdilinquimenti vari, nella prima puntata del nuovo ciclo del suo Ti sento su Rai2. 

E sfuggito alla stessa Meloni, che per paradosso vedrà Drusilla presentare prossimamente una striscia quotidiana proprio sulla Seconda Rete, che dovrebbe essere teoricamente in quota opposizione, ovvero Fratelli d’Italia. Nella striscia, dobbiamo aspettarci un Gori/Drusilla altrettanto tranchant contro politici come Salvini e Meloni, o sceglierà invece la diplomatica via del politicamente corretto? Staremo a vedere. 

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