Rai, Anzaldi: “I direttori Tg M5s-Lega e lo scempio della dignità dei coniugi Renzi”

Giuseppe Carboni, Gennaro Sangiuliano, Giuseppina Paterniti, Matteo Renzi, Laura Bovoli e Tiziano Renzi
Giuseppe Carboni, Gennaro Sangiuliano, Giuseppina Paterniti, Matteo Renzi, Laura Bovoli e Tiziano Renzi

di Marco Zonetti 🖋️

Il Mostro. Il nuovo libro di Matteo Renzi in uscita domani, martedì 17 maggio, non potrebbe avere titolo più icastico. E il sottotitolo è ancor più eloquente: Inchieste, scandali e dossier. Come provano a distruggerti l’immagine. L’ex Primo Ministro e attuale leader di Italia Viva effettua nella sua nuova fatica letteraria “una ricostruzione lucida e allo stesso tempo accorata del funzionamento della giustizia italiana e di un certo legame con taluni organi di informazione”. E ancora: “Una ricostruzione che, tassello dopo tassello, evidenzia come il cattivo uso di un potere costituito possa distruggere la carriera e la vita di ogni singolo cittadino, non solo di personaggi pubblici”.

E nel Mostro, come anticipa il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv su Facebook), “Matteo Renzi ricorda quando la Rai gialloverde sovranista decise di registrare e mandare in onda gli interrogatori dei suoi genitori presso il Tribunale di Firenze, dando uno spazio senza precedenti agli arresti domiciliari show, misura palesemente infondata tanto da essere revocata solo pochi giorni dopo. Era il 25 febbraio 2019”.

Allegando i video tratti dalle edizioni di Tg1, Tg2 e Tg3 del 25 febbraio 2019, l’On. Anzaldi prosegue: “Se i vertici di quella Rai, Foa e Salini, non sono più a Viale Mazzini, gli allora direttori di Tg1, Tg2 e Tg3 che consentirono e anzi furono i responsabili di quello scempio della dignità di due privati cittadini (i genitori di Renzi) e della violazione di ogni regola deontologica sono invece ancora tutti in azienda“.

Il Segretario della Vigilanza li chiama tutt’e tre in causa senza risparmiarsi nomi e cognomi: “Giuseppe Carboni, Gennaro Sangiuliano e Giuseppina Paterniti sono ancora dirigenti e direttori nella tv pubblica. Nel loro curriculum possono vantare, quindi, anche i collegamenti dalla ‘villetta di Rignano’, neanche si trattasse della scena di un efferato delitto, e la registrazione al nono piano della sede del Tribunale di Firenze di un atto coperto da segreto come un interrogatorio di garanzia, con un dispiegamento di uomini e mezzi degno di un altro Mostro, quello davvero tragico”.

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