di Marco Zonetti
Quando, nell’Ottocento, Nietzsche teorizzava dell’eterno ritorno non poteva immaginare che due secoli dopo la Rai ne sarebbe stata l’incarnazione più eclatante. Nella pletora di comunicatori già reclutati dalla gestione dell’Ad Carlo Fuortes e della Presidente Marinella Soldi, comunicatori che nel caso del nuovo addetto alle relazioni istituzionali dell’Ad Maurizio Caprara, come abbiamo scritto assieme a Dagospia, vanno di fatto a “commissariare” quelli già nominati, ovvero il Capo Ufficio Stampa Stefano Marroni e il Direttore della Comunicazione Pierluigi Colantoni, ecco che c’è posto anche per un repêchage del passato.
Avevamo segnalato per primi, nel maggio 2020, come l’ex Ad Fabrizio Salini cercasse di far assumere a tempo indeterminato i suoi due bracci destri Alberto Matassino e Marcello Giannotti, entrati come suoi consiglieri in Rai nel 2018 e poi nominati rispettivamente Direttore Generale e Direttore della Comunicazione. Andando così a cozzare con la classica stamburata grillina (Salini era in quota M5s) che voleva i due collaboratori andarsene dalla Rai assieme a lui, e non assunti a tempo indeterminato e quindi appioppati vita natural durante al contribuente. L’operazione sembrava tuttavia non riuscita, forse anche per le nostre segnalazioni e per vari servizi di Pinuccio inviato del Tg satirico di Antonio Ricci, Striscia la Notizia.
E invece in un certo senso la profezia si è avverata ancora una volta, visto l’annuncio dato in anteprima da Marco Leardi sul sito DavideMaggio.it, nel quale si parla del ritorno in Rai di Marcello Giannotti forte di un contratto di consulenza per la comunicazione di Viale Mazzini in vista del prossimo Eurovision Song Contest. A firmargli il contratto sarebbe stato il suo stesso successore a Viale Mazzini Pierluigi Colantoni, che l’ex Ad Salini durante la sua gestione nominò Direttore dei Nuovi Format.
In sostanza, riassumendo: al momento in Rai ci sono un Direttore della Comunicazione (Colantoni); un Capo Ufficio Stampa che è anche Vicedirettore della Comunicazione (Marroni); un assistente alla Comunicazione e alle Relazioni Istituzionali dell’Ad (l’esterno Caprara); e ora anche un consulente per la Comunicazione per l’Eurovision, (il redivivo Giannotti). Una pletora d’incarichi tra loro affini e sovrapponibili, proprio nel momento in cui Fuortes va in Vigilanza a parlare di tagli…
In un’attuale Rai sempre più blindata, e alla quale estorcere una notizia è diventato più difficile che entrare a Fort Knox; in una Rai sempre meno comunicativa nella quale per sapere del taglio dell’edizione notturna dei Tg regionali tocca aspettare l’audizione dell’Ad in Vigilanza, l’area “Comunicazione”, fra interni, esterni e ripescati, inizia a sembrare un tantino affollata. Ma, del resto, anche la moltiplicazione delle poltrone in Rai rientra nella filosofia dell’eterno ritorno. Non per niente, teorizzato dallo stesso pensatore del nichilismo.