di Marco Zonetti 🖋️
«Nell’ottica della valorizzazione delle risorse e competenze interne e a fronte dell’esigenza di rinnovare e potenziare l’offerta televisiva Rai, la direzione di Rai 1 ricerca candidati per la posizione di seguito riportata. Inquadramento: Dirigente. Ruolo: assistente del direttore.» Questo annuncio di Job Posting Direzione Rai1 compariva nel febbraio 2018 sul sito Intranet della Rai, quando al timone dell’Ammiraglia c’era Angelo Teodoli, ora “relegato” nel ruolo assai meno mediaticamente celebrato di Amministratore Delegato di RaiCom.
Da questo annuncio bisogna partire per tracciare la fulminea ascesa nella Tv di Stato di Raffaela Sallustio, qualche giorno fa nominata Vice di Stefano Coletta nella Superdirezione Prime Time, e che nel 2018 dalle lande di Endemol finiva vita natural durante a libro paga degli italiani, come sottolineava Tiziana Leone su Tv Zoom quattro anni fa, quando il suddetto Job Posting se lo aggiudicò proprio la Sallustio “nel malcontento generale”, visto che era di fatto un’esterna che scavalcava ancora una volta le professionalità interne.
Sul sito di IndigneRai da lui fondato, Riccardo Laganà – oggi Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti al secondo mandato – scriveva al riguardo nel maggio 2018, rilanciato da Giuseppe Candela su Dagospia: “Ma le direttive Anac, Cantone, i corsi anticorruzione cosa li facciamo a fare se poi le menti pensanti e agenti al settimo piano decidono di nominare l’ennesimo nuovo Capo Struttura esterno? Ora, nessuno vuole sindacare sulle qualità professionali della Sig.ra Raffaela Sallustio, ex Endemol, però certamente si rimane amareggiati da tanta poca sensibilità che questa dirigenza in scadenza nutre nei confronti dei dipendenti RAI”.
E ancora: “Almeno tre Capo Progetto avrebbero potuto ricoprire quel ruolo affidato ad una ex Endemol, ma nessuno si è adoperato affinché si evitasse questa ennesima violazione delle direttive Anac e del recente Contratto di Servizio. Ma lo avete letto lassù al settimo piano?“.
C’è da dire che Sallustio aveva comunque un curriculum di tutto rispetto per quanto riguarda l’intrattenimento leggero, e – a fianco del Presidente e Ad di Endemol Italia Paolo Bassetti – per la Rai si era già occupata di diversi programmi “contiani” quali Tale e Quale Show e I migliori anni, e di molti a Mediaset, il solito Grande Fratello, Chi ha incastrato Peter Pan, Chi vuol essere milionario? e così via.
In ogni modo, le parole del buon Laganà, che nel 2018 si appellava alla lettura del Contratto di Servizio al settimo piano, sono rimaste di fatto inascoltate visto che nel 2020 Sallustio – dopo essere andata a occuparsi – fra l’altro – di Domenica In e di Vieni da me (produzione Banijay che, amministrata sempre da Bassetti, ha assorbito Endemol), diventava prima capostruttura della Vita in Diretta, quindi qualche giorno fa assumeva la carica di Vice di Coletta nella Superdirezione Prime Time. E se già in Rai c’era malcontento all’epoca del suo ingresso in Rai, ora – esacerbati dalle scelte non esattamente popolari dell’Ad Carlo Fuortes, riuscito a inimicarsi ogni sindacato noto all’uomo nonché la stragrande maggioranza dei dipendenti – i malumori a Viale Mazzini sono alle stelle.