di Marco Zonetti
Tratto da Dagospia
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha infine deciso di prendere di petto il dossier Rai. Va considerato in questo senso l’incontro avvenuto due giorni fa al “Circolo Pd Trionfale Mazzini – David Sassoli”, che ha visto riunirsi – fra gli altri – Sandro Ruotolo, responsabile dell’Informazione Pd designato direttamente da Schlein, e il deputato Stefano Graziano, capogruppo dem in Commissione di Vigilanza Rai.
L’incontro ha ospitato altresì il professore emerito della Sapienza Mario Morcellini, il segretario generale Eurovisioni Giacomo Mazzone, Walter D’Avack, esperto lavoro e professioni dei media, ai quali avrebbe dovuto aggiungersi anche la consigliera di amministrazione Rai in quota Pd Francesca Bria, costretta a declinare perché impegnata con la presentazione del contratto di servizio.
Dalla riunione è nato un comune impegno a vigilare, com’è ovvio, sulla Rai “meloniana” che ha occupato militarmente l’informazione pubblica, ma anche a scardinare il serpeggiante sistema delle correnti Pd, che regna non soltanto nel partito stesso minando l’autorità di Schlein, ma anche da moltissimi anni a Viale Mazzini.
Un sistema che vede vari dirigenti Rai, sostenuti talora da altrettante correnti dem, agire a proprio vantaggio, spesso stringendo alleanze con l’assetto politico di turno per ottenere o conservare prelibate poltrone.
Il circolo Pd/Rai/Cultura/Informazione/Editoria Multimediale nato dall’incontro di cui sopra si propone anche di vigilare da vicino sul contratto di servizio della Tv pubblica, e su eventuali tentativi d’imbavagliare il giornalismo d’inchiesta di trasmissioni come Report, finita nel mirino del Governo dopo i servizi su Daniela Santanchè e su Adolfo Urso.
Ruotolo, che non è parlamentare Pd, in questi mesi è stato fra i pochissimi, e il primo, a puntare il dito sull’occupazione meloniana dell’informazione – ricordiamo per esempio il video/soap opera girato dalla premier a Palazzo Chigi e diffuso da tutti i Tg – ha ricevuto pieno mandato da parte di Schlein per affrontare finalmente il nodo Rai, nella quale il “vecchio” Pd perlopiù ostile alla nuova segretaria la fa da padrone.
Riuscirà Elly Schlein ad arginare l’assalto meloniano alla tv di Stato e a smantellare i potentati delle correnti dem a Viale Mazzini? L’impresa potrebbe essere tanto titanica quanto quella di disgregarli nel suo stesso partito.