Rai, Laganà: “Il futuro della Tv pubblica assente dalle campagne elettorali”

Riccardo Laganà, Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti
Riccardo Laganà, Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti

di Marco Zonetti 🖋️

Riccardo Laganà, Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti deplora l’assenza di temi legati alla Tv pubblica nella campagna elettorale. “Condivisibili le preoccupazioni espresse da alcune sigle sindacali della Rai sul futuro del servizio pubblico” dichiara il Consigliere, “tema purtroppo ignorato nelle varie campagne elettorali. Evidentemente, come da solida tradizione, ci si ricorda di RAI solo per occupare spazi editoriali e poltrone”. E precisa: “Ha poco senso dunque parlare di finanziamento straordinario di alcuni progetti legati al piano industriale attraverso la vendita di asset strategici se prima non viene risolto il nodo centrale del finanziamento ordinario con risorse certe e non in base ai desiderata dei governi di turno. Risorse che devono essere strettamente legate anche agli impegni che andranno sottoscritti nel contratto di servizio”.

E ancora: “Quanto poi alla diminuzione della partecipazione di RAI nel capitale di Rai Way, come consente il DPCM, occorre fare prima di tutto definitivamente chiarezza rispetto al reale interesse pubblico di tutta l’operazione nonché futuri costi, futuro impiego dei dipendenti RAI WAY e non da ultimo qualità e continuità del servizio a beneficio dei cittadini. Per ora tutto assume i contorni di una operazione concepita evidentemente fuori da viale Mazzini e sulla quale dovrà necessariamente esprimersi anche il futuro azionista“.   

Riccardo Laganà volge anche lo sguardo all’avvenire della Rai. “Compito della politica e dei futuri governanti – sottolinea – immaginare anche il rilancio del servizio pubblico attraverso un nuovo modello di governance al fine di restituire davvero una indipendenza editoriale e finanziaria con risorse certe e congrue. I progetti di legge ci sono, si apra un serio dibattito pubblico tra le forze politiche, i cittadini, dipendenti e i vari portatori di interessi che ruotano intorno al servizio pubblico per individuare la migliore forma di governance e il miglior sistema di finanziamento sostenibile; è importante anche che dall’interno attraverso sindacati, dipendenti e manager appassionati la Rai si muova per diventare finalmente protagonista del suo futuro. Per ora Rai è stata solo vittima silente“. 

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