Rai, Ranucci convocato in Vigilanza. Anzaldi: “Grave forzatura”

Commissione di Vigilanza Rai convocazione Sigfrido Ranucci Report
Sigfrido Ranucci, conduttore di Report su Rai3

di Marco Zonetti

La convocazione di Sigfrido Ranucci, conduttore di Report su Rai3, in Vigilanza Rai per decisione della maggioranza (riguardo alla puntata della trasmissione dedicata all’eredità di Silvio Berlusconi e al caso di Marta Fascina), ha destato la perplessità di Michele Anzaldi, che ha ricoperto per nove anni la carica di segretario della Commissione. VigilanzaTv lo ha intervistato in esclusiva sul caso Ranucci.

Michele Anzaldi, in qualità di ex segretario della commissione di Vigilanza Rai per due legislature, come valuta la decisione presa a maggioranza dalla commissione di convocare il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci? 

“Mi pare una decisione che ha pochi precedenti, o forse nessuno. Non credo fosse mai successo che un conduttore venisse convocato dalla commissione parlamentare di Vigilanza per rispondere di questa o quella puntata della trasmissione che conduce. Normalmente a venire convocati sono i dirigenti responsabili, non i singoli dipendenti: se non direttamente l’amministratore delegato, il direttore di rete o il responsabile di testata. È una regola non scritta alla quale negli anni la commissione si era sempre attenuta. Mi sembra un precedente grave. Peraltro nelle passate legislature, con i presidenti Fico e Barachini, l’ufficio di presidenza della commissione ha quasi sempre preso decisioni all’unanimità, sono state rare le situazioni con decisioni a maggioranza”. 

Ritiene quindi che sia stata una forzatura? 

“La commissione di Vigilanza è un organo bicamerale di controllo, la cui presidenza non a caso è affidata all’opposizione. Se la maggioranza va avanti con le forzature si creano situazioni critiche. Basti pensare a quando nel 2018 la maggioranza gialloverde, con il contributo di Forza Italia, decise di infrangere ogni regola con la doppia votazione di Foa a presidente del Cda: un blitz che, come abbiamo poi visto, non ha certamente fatto bene al servizio pubblico”. 

Questa decisione su Ranucci è il sintomo che sulla Rai rischia d’infuocarsi ancoro di più lo scontro tra maggioranza e opposizione? 

“Finora di scontri in realtà se ne sono visti pochi, ad eccezione di alcune voci isolate non mi pare che sulla Rai ci sia davvero una forte opposizione rispetto alle decisioni che sta prendendo la maggioranza. Sembra che a tutti vada bene così”.

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