Rai, risoluzione sugli opinionisti finisce nel cestino. Anzaldi: “Vigilanza sconfitta”

Cartabianca opinionisti Orsini
Bianca Berlinguer e i suoi opinionisti

di Marco Zonetti 🖋️

La risoluzione proposta dal Presidente della Commissione di Vigilanza Alberto Barachini, tesa a regolamentare ospiti e opinionisti nei talk show Rai, è di fatto svanita dalla scena istituzionale. Lo annuncia il Segretario Michele Anzaldi (Iv) con un post su Facebook.

“La risoluzione sulla rotazione e gratuità degli opinionisti in Rai è scomparsa dai radar” dichiara l’On. Anzaldi. “Non c’è nessuna convocazione della Vigilanza per discuterla né tantomeno votarla, il lavoro fatto dal presidente Barachini è di fatto finito nel cestino. Si tratta di una grave sconfitta per la commissione, bloccata da veti e ostruzionismo, impossibilitata a operare secondo le proprie prerogative”.

E precisa: “Dopo l’audizione dell’Ad Fuortes della scorsa settimana, non abbiamo ricevuto alcuna nuova convocazione, non è prevista alcuna riunione, la Vigilanza sembra essere già andata in ferie con due mesi di anticipo. È evidente che si vuole impedire alla commissione di varare quel legittimo atto di indirizzo sugli opinionisti prima che vengano presentati i nuovi palinsesti, dopo aver impedito che la risoluzione venisse approvata mentre ancora erano in onda le trasmissioni della stagione che si sta concludendo in questi giorni”.

Michele Anzaldi ricorda che: “Il testo è pronto da aprile, ma è stato bloccato dall’ostruzionismo del Movimento 5 stelle, impegnato a tutelare compensi e rendite di posizione degli opinionisti del Fatto Quotidiano a partire da Scanzi, e ora viene bloccato ancora dal silenzio degli altri gruppi. In commissione, stando almeno alle dichiarazioni ufficiali, c’è un’ampia maggioranza per approvare la Risoluzione, ma in tre mesi non siamo mai riusciti neanche ad arrivare al voto. Un caso senza precedenti di blocco di un organo parlamentare”.

Il Segretario della Commissione di Vigilanza chiama in causa anche il vertice Rai, commentando che: “Nel frattempo gli impegni dell’Ad Fuortes sui cambi nei talk show sono svaniti nel nulla, i nuovi palinsesti sembrano ricalcare quelli vecchi e i telespettatori non avranno alcuna rotazione degli opinionisti. La Rai di Draghi continua a tutelare modelli e rendite di posizione della Rai gialloverde, l’informazione continua a registrare squilibri, errori, scorrettezze nel silenzio dell’Agcom”.

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