di Marco Zonetti 🖋️
Con la caduta vertiginosa del Movimento 5 Stelle nel Paese, la fine dell’era dell’ex Ad Fabrizio Salini sostituito in Rai da Carlo Fuortes e il conseguente ridimensionamento dei grillini nella Tv di Stato, anche l’un tempo deus ex machina Vincenzo Spadafora, già Ministro dello Sport, ha visto ridurre esponenzialmente il suo potere a Viale Mazzini.
Lontanissimi i tempi in cui Pinuccio di Striscia la Notizia lo bersagliava giornalmente assieme agli amici Mara Venier e Alberto Matano, definendoli i “tre re” della Rai. Spadafora ha fatto parlare recentemente di sé con il suo coming out in diretta da Fabio Fazio, non esattamente un segreto gelosamente custodito negli archivi del KGB, peraltro preceduto da un’uscita allo scoperto più blanda da parte di Matano alla Vita in Diretta, due agnizioni non proprio sconvolgenti ma la cui concomitanza ha fatto discutere.
E tuttavia oggi, sabato 12 marzo 2022, la “trimurti” Matano-Venier-Spadafora si è ricongiunta pubblicamente, come immortalata da un video pubblicato sul suo profilo Instagram dallo stesso conduttore della Vita in Diretta, che – assieme alla regina di Domenica In – si è recato a fare gli auguri di compleanno all’amico ex ministro sotto casa sua, nella quale egli è confinato giacché risultato positivo al Covid, per il quale gli facciamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione.
Nel video Matano e Venier hanno filmato la loro tappa al mercato ad acquistare i fiori per l’amico in ambasce, quindi il viaggio in taxi che li accompagnava da quest’ultimo, giocando a rivelare un loro (riferito a Venier e Matano) legame sentimentale segreto, mentre un allegro Alberto sottolineava che “ormai si fa tutto alla luce del sole”. Raggiunta dunque la casa di Spadafora, Matano e Venier hanno poi gorgheggiato “tanti auguri a te” all’amico affacciato alla finestra in stile Raperonzolo ma senza le trecce, e poi l’ex Ministro ha lanciato una rosa rossa alla “Zia” intonando “Rose rosse per te”. Dando l’ennesima prova, come se ancora ne ve fosse bisogno, che a Rai1 ormai se la cantano e la suonano.