Report su Santanché, Ranucci: “Dichiarazioni di Crosetto offensive e non veritiere”

Report Ranucci
Sigfrido Ranucci conduce Report su Rai3

di Marco Zonetti

“L’inchiesta di Report , firmata da Giorgio Mottola” scrive sui suoi profili social il conduttore della trasmissione d’Inchiesta di Rai3 Sigfrido Ranucci, “non parte da alcun dossier preconfezionato, ma esclusivamente dalle testimonianze di dipendenti di società riferibili alla Santanché lasciati senza stipendio e Tfr, che hanno scritto alla redazione”.

E precisa, in riferimento alle dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto: “Dipendenti che sono apparsi con la loro faccia, dopo aver fatto una dettagliata denuncia in procura. Inoltre Report ha raccolto testimonianze di fornitori non pagati a cui la stessa ministra aveva telefonato usando il suo appeal da parlamentare per convicerli a continuare la fornitura. Tutto materiale che è agli atti della magistratura. Compresa la denuncia della dipendente messa a carico dello stato, in cassa integrazione a zero ore, poi fatta lavorare per la società Visibilia”.

E ancora: “Inoltre è sufficiente leggere i bilanci delle società riferibili alla ministra per capire come stanno realmente le cose. La gestione delle società da parte della Santanchè, come emerge in questi giorni, era il segreto di Pulcinella. Tanti politici e giornalisti ne conoscevano da tempo le criticità. Gli stessi che oggi cercano di minimizzare o peggio colpevolizzare invece i giornalisti come Giorgio Mottola, che hanno svolto con rigore il loro lavoro di pura inchiesta. Amareggia leggere dichiarazioni di politici e ministri che invece di chiedere spiegazioni alla Santanché sui fatti denunciati, indentifichino in Report o nella stampa il problema”.

Quindi il conduttore si riferisce direttamente: “Al Ministro Guido Crosetto che afferma che non si può andare dietro i dossier”, ricordandogli “che ebbe un atteggiamento diverso quando dossier, certificati falsi dalla storia, da vari audit e dalla magistratura, avevano colpito il sottoscritto e Report, ed erano stati addirittura resi pubblici da alcuni suoi colleghi. Se si deve il rispetto a un Ministro della Repubblica, lo stesso rispetto si deve in uno stato democratico a chi esercita la libertà di stampa, che non può essere la vetrina del potere, ma una finestra sul potere“.

Una nuova puntata di Report andrà in onda questa sera, lunedì 26 giugno 2023, alle 21.15.

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