SanPa su Netflix, Il delitto Mattarella su Sky. Anzaldi: “Rai inadeguata”

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Piersanti Mattarella, fratello del Presidente della Repubblica, ucciso dalla mafia nel 1980.
La foto a sinistra è di Letizia Battaglia

La Rai, profumatamente sovvenzionata dal canone pagato dai cittadini italiani, è sempre più marginale se non del tutto al di fuori della produzione audiovisiva che conta. Oltre che sempre più avulsa dal suo ruolo di Servizio Pubblico. Se, come abbiamo segnalato per primi, la docuserie SanPa su Vincenzo Muccioli e sulla comunità di recupero per tossicodipendenti di San Patrignano è incentrata per il 90% sulle teche Rai ma è prodotta e diffusa sulla privata Netflix, ecco che il film Il delitto Mattarella viene invece proposto in prima visione da Sky.

Il delitto Mattarella su Sky. L’opinione di Michele Anzaldi

Diretto da Aurelio Grimaldi e ispirato all’uccisione nel 1980 dell’allora Presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale Capo dello Stato Sergio, il film è uscito nelle sale nel luglio 2020 ed è stato trasmesso in prima Tv da Sky nel giorno dell’anniversario dell’attentato omicida, il 6 gennaio 2021.

Per quale motivo un documento così rilevante non è stato messo in onda dalla Rai? ci chiediamo. Un interrogativo che si è posto anche il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi. Che su Facebook ha scritto: “Da tempo mi domando che senso abbia ancora pagare il canone Rai o addirittura imporlo in bolletta in relazione ai servizi che offre, al rispetto del Contratto di servizio. Oggi abbiamo l’ennesima conferma della totale inadeguatezza di questa Rai: nel giorno dell’anniversario della morte di Piersanti Mattarella, la prima visione televisiva del film di Aurelio Grimaldi dedicato alla barbara uccisione dell’allora presidente della Regione Siciliana ad opera della mafia, va in onda non sulla tv pubblica ma su una tv commerciale, Sky. Se la Rai non fa servizio pubblico in casi come questo, perché gli italiani pagano 2 miliardi all’anno di canone?“.

Necessario ridurre il canone Rai

E ancora: “Per questo un anno fa ho promosso una raccolta di firme per ridurre il canone, una petizione che in poco tempo ha raggiunto decine di migliaia di sottoscrizioni su Change.org e non vi è giorno che quest’idea non venga confermata dai fatti. E’ successo con SanPa, la docuserie su San Patrignano realizzata in gran parte con materiali Rai ma prodotta e trasmessa da Netflix. E’ successo con il documentario su Pompei, proposto alla Rai ma poi realizzato dalla tv francese. Succede oggi con una tematica drammatica e scottante come quella della criminalità organizzata“.

Data indimenticabile per cittadini e istituzioni

“L’anniversario dell’omicidio Mattarella, 6 gennaio 1980” prosegue l’On. Anzaldi, “è una data indimenticabile per tutti e non solo per i cittadini ma per le istituzioni. Quella fu la prima volta che la mafia uccise l’alto rappresentante di un’istituzione, il presidente di una Regione. È passato tanto tempo da quel drammatico 6 gennaio ma la criminalità esiste ancora. Lo Stato può dire che ha vinto sulla mafia e addirittura può rivendicare che ha un presidente della Repubblica che rappresenta egli stesso la rivincita dello Stato nei confronti di un momento drammatico di attracco allo Stato democratico come quello della mafia”.

Lo scatto di Letizia Battaglia

“L’uccisione del fratello Piersanti, barbaramente ucciso dinnanzi ai familiari nel giorno dell’Epifania di quel maledetto 1980, rimarrà una tappa fondamentale ed ancora oscura della guerra alla mafia. Un drammatico evento reso fotograficamente immortale grazie allo scatto di Letizia Battaglia, che raffigura Sergio Mattarella chino sul corpo del fratello appena ucciso. Purtroppo il ricordo di quel drammatico assassinio non trova spazio sul servizio pubblico, ma su una tv commerciale a pagamento”.

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