Scoppia lo scandalo in Vigilanza. Anzaldi: “Rai ha mentito al Parlamento, intervengano Fico e Casellati”

rai Anzaldi
L’Amministratore Delegato Rai Fabrizio Salini e il Presidente Marcello Foa

Ieri, martedì 22 giugno 2021, in Commissione di Vigilanza Rai è stato audito Nicola Sinisi, Direttore Canone e Beni Artistici della Tv di Stato, che ha raccontato quanto è già stato sviscerato dall’inchiesta di Pinuccio di Striscia la Notizia e dai vari organi di stampa, ovvero i furti di opere d’arte in dotazione alle sedi della televisione pubblica. Dipinti, sculture, arredi pregiati svaniti nel nulla, e in alcuni casi come quello della scrivania di Gio Ponti scomparsa dalla sede di Corso Sempione a Milano, e ricomparsa all’asta di Christie’s a Londra (battuta per circa 70mila euro).

Il Dottor Sinisi, oltre ad aver parlato di “ignoranza” da parte di molti dipendenti Rai riguardo al valore del patrimonio artistico dell’azienda, ha anche ipotizzato la presenza di un “basista” interno che potrebbe aver agevolato i furti (non esattamente di francobolli, bensì di oggetti assai voluminosi che necessitavano di una certa organizzazione). Ma soprattutto, in rapporto alla vicenda del presepe laico di Marco Lodola pagato profumatamente dalla Rai ma mai esposto, sul quale aveva presentato un’interrogazione la Lega, Sinisi ha dichiarato rivolto all’On. Massimiliano Capitanio: “Lei presentò un’interrogazione. Ho mandato, rispetto all’istruttoria interna, cinque volumi di documentazioni cartacee. Di mail partite verso tutti gli uffici, amministratori delegati, direttori generali con i consensi e compagnia bella. Per me una cosa è insopportabile. Tu puoi anche cambiare opinione. Puoi persino arrivare a dire che non l’hai autorizzato. Le bugie ci stanno. Ma rispondere ad una interrogazione parlamentare con un chiaro falso per me è una roba inammissibile”.

Parole sconvolgenti – oltre a tutto il resto – sulle quali il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini ha annunciato una verifica con i vertici Rai. Sull’argomento ha quindi commentato il Segretario della Vigilanza Michele Anzaldi che, su Facebook ha scritto: “Le accuse lanciate dal direttore Canone e beni artistici Rai, Nicola Sinisi, in una sede ufficiale come l’audizione in commissione di Vigilanza Rai, rappresentano un caso di gravità inaudita. Sinisi ha dichiarato che la Rai ha risposto con un falso a un’interrogazione parlamentare, ha detto che l’azienda ha deliberatamente mentito al Parlamento: una vicenda senza precedenti, è doveroso che i presidenti Fico e Casellati intervengano a tutela delle Camere e chiedano immediatamente spiegazioni all’amministratore delegato Salini”.

E ancora: “In questi anni la Rai ha umiliato in qualsiasi modo la commissione parlamentare di Vigilanza, non applicando le risoluzioni (si pensi a quella sui conflitti di interessi degli agenti ignorata ancora anche per i prossimi palinsesti), non presentandosi in commissione se non dopo settimane e settimane dalle richieste di audizione, rispondendo in modo evasivo e omertoso alle interrogazioni. Mai, però, si era arrivato addirittura a produrre un falso in risposta ad un atto di sindacato ispettivo. Se le accuse lanciate da un dirigente di lungo corso del servizio pubblico come Sinisi fossero confermate, saremmo di fronte ad un colpo durissimo per la credibilità della tv pubblica, pagata ogni anno da quasi 2 miliardi di euro di canone dei cittadini”.

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