Con La Casa di Carta, Bella ciao è internazionale. La proposta d’insegnarla a scuola

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Il cast de La Casa di Carta

Bella Ciao è diventata internazionale. Grazie alla serie spagnola La casa di carta, nella quale riveste una parte importante, l’inno partigiano è ormai noto in tutto il mondo. E, come ha testimoniato un recente servizio del Tg3, è ormai protagonista nelle manifestazioni contro le dittature o i regimi repressivi.

Ultima sua apparizione in ordine di tempo, le proteste in Bielorussia contro il presidente Lukashenko. Ma prima ancora, era stata intonata dei vigili del fuoco inglesi dedicata ai colleghi italiani in prima linea durante il lockdown. Aveva risuonato dalle moschee e dai minareti in Turchia contro il regime di Erdogan. E qualche anno fa era stata cantata in omaggio alle vittime dell’attentato alla sede di Charlie Hebdo.

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La proposta di legge

In Italia, dal canto suo, è divenuta oggetto di una proposta di legge presentata lo scorso 30 aprile. Alcuni deputati del Pd e di Italia Viva (Gian Mario Fragomeli primo firmatario, Michele Anzaldi, Piero Fassino, Michele Anzaldi, Stefania Pezzopane e Patrizia Prestipino) hanno presentato a Montecitorio una proposta di legge per il “riconoscimento della canzone Bella ciao quale espressione popolare dei valori fondanti della nascita e dello sviluppo della Repubblica”. Elevandola a canto di rango internazionale con relativo insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado.

L’On. Anzaldi, Segretario della Vigilanza Rai, in un intervento sull’Huffington Post scritto a quattro mani con l’On. Fragomeli, ha stigmatizzato la condotta della Rai che ha evitato di dibattere l’argomento lasciandolo alla concorrenza di Mediaset. E precisamente di Dritto e Rovescio su Rete4 che ha trattato la tematica sottolineando polemicamente come, in pieno lockdown, alcuni deputati pensassero invece all’insegnamento di Bella Ciao nelle scuole.

Auspicando che invece se ne discuta con attenzione e senza diatribe strumentali, l’On. Anzaldi ha pubblicato sulle sue pagine social il suddetto video tratto dal Tg3. Sottolineando come Bella Ciao sia più attuale all’estero che nel nostro Paese. Nemo propheta in patria?

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