Marco Ventura, autore (con contratto di consulenza esterna) a Uno Mattina in onda su Rai1 ed ex portavoce dell’ex Presidente Rai Marcello Foa, è stato qualche settimana fa nominato consigliere della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati. Già capo ufficio stampa esteri di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi, Ventura è divenuto oggetto di una lettera del Consigliere di Amministrazione Rai in quota Dipendenti Riccardo Laganà indirizzata all’Amministratore Delegato Carlo Fuortes, nella quale si chiedevano lumi sul futuro in azienda dell’autore esterno alla Rai ora anche in forza al Senato. Poiché la Casellati è in lizza per il Quirinale, secondo Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai interpellato dal Fatto Quotidiano: “Il conflitto d’interesse c’è ed è grande come una casa.” Precisando che: “Questa collaborazione lo mette in una posizione di forza dentro l’azienda. E quando Uno Mattina dovrà trattare una notizia sulla Casellati, Ventura uscirà dalla stanza?”.
Ventura non commentava sull’argomento, attendendo che si esprimesse l’azienda. E l’azienda di fatto si è espressa. La notizia è stata data in anteprima da Dagospia e quindi confermata da Veronica Marino dell’Adnkronos, la quale comunica che “sarebbe stata attivata la risoluzione del contratto in seguito alla decisione del giornalista di avviare un rapporto di lavoro autonomo con la presidenza del Senato come consigliere”. Dagospia aveva anche sottolineato che l’incarico di consulenza non era stato comunicato alla Rai.
Un autore in meno, dunque, dei ventidue in forza a Uno Mattina, cifra astronomica che, assieme a quella dei dodici collaboratori ai testi e ai sette registi, tutte risorse perlopiù esterne, è finita nel mirino del Consigliere Laganà, che ha chiesto lumi ai vertici Rai. L’esempio di Ventura sarà punto di partenza per risolvere anche i contratti di tutti coloro che detengono doppi e tripli incarichi in azienda? Vedremo.