Conte scelto come al Grande Fratello: la vera rivelazione choc di Spadafora

Vincenzo Spadafora e Giuseppe Conte

di Marco Zonetti

Domenica scorsa, ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai3, Vincenzo Spadafora, ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Parti Opportunità ed ex Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili, ha fatto “coming out” rivelando la propria omosessualità. Non esattamente un segreto di Stato, ma tant’è.

Da quel momento in poi, tale confessione di essere gay in diretta televisiva, promuovendo al tempo stesso il suo libro, ha monopolizzato il dibattito pubblico, occupando giornali e talk show e mettendo in ombra la vera rivelazione choc, quella sì, fatta da Spadafora a Fazio e alla nazione intera. Ovvero il meccanismo con il quale il M5s scelse nel 2018 Giuseppe Conte quale Presidente del Consiglio.

Grazie alle domande pungolanti del perfido Fazio, Spadafora ha infatti ammesso che la selezione di Conte per presiedere il Governo M5s-Lega avvenne come in un “casting” per un “reality”. “Momenti surreali” (cit.) nei quali, in un albergo di Milano, i grillini scrivevano vari nomi papabili su fogli (sic!), riducendo poi il tutto a tre candidati: un’alta dirigente, un prefetto e per l’appunto Conte.

Il prefetto fu scartato per via della carica invisa a Matteo Salvini, che invece proponeva il professor Giulio Sapelli. Ma dopo un colloquio di Conte di fronte a una sorta di giuria composta dallo stesso Spadafora, Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti, la scelta ricadde per l’appunto sull’avvocato di Volturara Appula.

Ascoltata la confessione di Spadafora su come l’Italia finì per avere lo sconosciuto Conte a Palazzo Chigi, in cauda venenum Fazio ha assestato una bella stoccata commentando le dinamiche di scelta adottate dai grillini, simili a quelle di un casting per Il Grande Fratello: “Anche perché c’era qualcuno che se ne intendeva di reality, alludendo a Rocco Casalino, uno dei protagonisti dalla prima edizione del GF nonché divenuto poi potentissimo portavoce dell’ex Premier pentastellato.

“Non mi crei più problemi di quanto questa intervista potrà già crearmi” ha replicato dunque Spadafora comprendendo la malaparata, per poi passare alla confessione della sua omosessualità, distogliendo così l’attenzione dalla vera, e assai più sconvolgente, rivelazione su come avvenne la scelta di colui che per più di due anni ha governato l’Italia. Altro che coming out, uno scenario da brivido da far impallidire Black Mirror. 

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