di Marco Zonetti
Ricordate la storia della querela della Rai a Fedez per il putiferio avvenuto dietro le quinte del Concerto del Primo Maggio 2021? Ma sì, quel casino immane che scoppiò per la telefonata surreale del cantante con l’allora vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani (ora vicedirettrice Approfondimento).
All’insaputa dei dirigenti della Tv pubblica, lo scambio infuocato nel quale Fedez accusava la Rai di voler censurare il suo discorso fu da lui accuratamente registrato per poi essere ripubblicato sui social con relativo vespaio di accuse contro Viale Mazzini. “Creando un danno d’immagine gigantesco all’azienda”, per usare le parole pronunciate da Franco Di Mare, all’epoca direttore di Rai3, nella sua audizione in Commissione di Vigilanza Rai durante la quale annunciava possibili procedimenti legali da parte di Viale Mazzini contro il cantante.
Mentre infuriano le polemiche, la Vigilanza Rai chiede quindi di audire Fedez, che a sua volta esprime il desiderio di essere ascoltato da senatori e deputati per raccontare la sua versione dell’accaduto. Tutto ciò non avverrà mai. All’annuncio ufficiale della querela della Rai contro il cantante, la Vigilanza ritiene inopportuno convocare quest’ultimo che, a tutta risposta, pubblica sui social tre faccine di pagliacci all’indirizzo della Commissione corredate dalla didascalia: “Paura eh?”.
Mesi dopo, il colpo di teatro: quando Carlo Fuortes subentra in qualità di Ad Rai a Fabrizio Salini nominato nel 2018 in quota M5s, Viale Mazzini annuncia che la querela contro il cantante (autore di un inno per i grillini) non è mai partita. Peggio ancora: quello stesso giorno, Fedez dichiara pubblicamente che la querela da lui presentata contro la Rai sussiste ancora, pur andando comunque ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai3.
L’allora Segretario della Vigilanza Rai Anzaldi ricorda a quel punto, indignato, che la querela annunciata e poi mai partita contro Fedez ha di fatto bloccato l’audizione del cantante in Commissione, esponendo così quest’ultima al pubblico ludibrio. Era stato tutto voluto per fermare l’indagine della Vigilanza Rai su quanto accaduto dietro le quinte del concertone del Primo Maggio 2021? si domanda Anzaldi. Nel frattempo lo stesso Franco Di Mare si beccava l’ennesimo tapiro d’oro di Striscia la Notizia per com’era stata gestita tutta la vicenda.
Dopodiché, nel luglio 2022, altro colpo di scena: Amadeus annuncia di aver reclutato Chiara Ferragni, moglie di Fedez, per affiancarlo al Festival di Sanremo 2023. In soldoni (è proprio il caso di dirlo), dall’annuncio di una querela addirittura reciproca, dal “danno d’immagine gigantesco” perpetrato – secondo le parole tonitruanti di Di Mare – da Fedez alla Tv di Stato, si arriva all’ingaggio della moglie del querelato-querelante per il programma Rai più importante dell’anno.
E non è finita. Ieri, 21 gennaio 2023, a una manciata di giorni dall’inizio del Festival di Sanremo, un flash di Dagospia aggiunge l’ultima nota allegra ma non troppo alla rapsodia di paradossi sopra elencati. “I Ferragnez occupano la Rai”, annuncia il sito di Roberto D’Agostino. “Se Chiara fa la co-conduttrice di Sanremo, al maritino Fedez sono stati assegnati dieci minuti dopo il Tg2. Ogni sera, da Sanremo, il rapper (per mancanze di rime) andrà in onda con il suo podcast Il muschio selvaggio“.
Di fatto l’apposizione di un sigillo ufficiale su quella che – fin dallo scoppio della polemica al Concerto del Primo Maggio 2021 – era sempre sembrata una pantomima a spese dei contribuenti e della loro intelligenza. E che ora di fatto è una farsa conclamata.
In tutto questo, una domanda è lecita: Fedez avrà poi ritirato la querela che ribadiva orgoglioso di aver presentato contro la Rai? Oppure la Rai, seppur querelata dal cantante, ha comunque messo sotto contratto prima la moglie e quindi anche lo stesso Fedez? Sarebbe interessante saperlo.