La Rai esulta per gli ascolti 2020, ma la realtà è ben diversa

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Fabrizio Salini, amministratore delegato della RAI. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

La politica del comunicato stampa

Fabrizio Salini, Amministratore Delegato della Rai in quota M5s, ha imparato dai suoi danti causa grillini la potenza del “comunicato stampa”. Veicolo attraverso il quale, grazie a frasi altisonanti e parole cerimoniose, magnificare qualsivoglia elemento può essere utile all’immagine dell’azienda (e di chi la governa).

L’ultimo in ordine di tempo è quello sugli ascolti del 2020, che – a detta di Viale Mazzini – vedrebbero la Rai imporsi prepotentemente nei primi tredici posti della top 20 dei programmi più visti in tutto l’anno. Ma andiamo a vedere le postazioni di questa strombazzata classifica per accertare quanto i toni trionfali siano confermati dalla realtà dei fatti.

Ascolti Tv: la classifica del 2020

Al primo posto c’è il Festival di Sanremo, nulla di nuovo sotto il sole. Ma già dal secondo posto in poi si capisce come tali ascolti così gloriosamente sbandierati siano dovuti perlopiù all’emergenza Covid-19. Al secondo posto troviamo infatti l’ Edizione Straordinaria sul Covid del Tg1 del 9 marzo alle 21.32 e al terzo posto il Tg1 delle 20.00 del 26 aprile con gli aggiornamenti sul Covid.

Al quarto troviamo il calcio con la partita di Coppa Italia Napoli-Juventus. Al quinto il messaggio di fine anno a reti unificate del Presidente della Repubblica. Al sesto e al settimo, due fiction – Il Commissario Montalbano e Doc paradossalmente volute da Eleonora “Tinny” Andreatta che ha lasciato la Rai qualche mese fa.

Papa Francesco star degli ascolti Rai

All’ottavo e al nono torna l’emergenza Covid-19 con la diretta del Tg1 della Preghiera di Papa Francesco e benedizione Urbi et Orbi e il Rito della Via Crucis. Altre fiction “andreattiane” al decimo e all’undicesimo posto: la serie Vivi e lascia Vivere-Il ritorno e Don Matteo 12 – Non desiderare la roba d’altri. Quindi al dodicesimo è di nuovo di scena il Papa con la Santa Messa delle Palme del 5 aprile con 7 milioni 328 mila e al tredicesimo L’anno che verrà del 31 dicembre.

Il Covid-19 sospinge gli ascolti 2020 della Rai

Ricapitolando: a parte Il Festival di Sanremo ai primi posti nelle classifiche degli ascolti di sempre (e organizzato dalla defenestrata ex direttrice Teresa De Santis), abbiamo il “veglione” di fine anno con la platea televisiva accresciuta per l’Italia in zona rossa per il covid-19; i Tg relativi all’emergenza covid-19; le messe del Papa con l’Italia in lockdown e impaurita dal covid-19; il messaggio del Presidente della Repubblica incentrato perlopiù sulla terapia vaccinale contro il covid-19; il calcio del quale la Rai ha perso la maggior parte dei diritti di trasmissione; e le fiction eredità di un pezzo da novanta (Eleonora “Tinny” Andreatta) che la Rai si è lasciata sfuggire. L’incidenza delle direzioni di rete è praticamente inesistente. C’è proprio da usare toni trionfali ed esultare? A noi non pare affatto.

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