Rai, Anzaldi: “Fallimento da prima del Covid. Subito nuovo Ad e Cda”

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Michele Anzaldi, Segretario della Vigilanza Rai

Nuovo episodio del romanzo di appendice che vede protagonista la Rai dell’Ad Fabrizio Salini. Ora quest’ultimo smentisce la lettera alla Commissione di Vigilanza Rai, che da ieri sta infiammando Viale Mazzini, Parlamento e Governo.

“La lettera di Salini alla Vigilanza è un fake?”

Lo denuncia su Facebook il Deputato di Italia Viva Michele Anzaldi, Segretario della Commissione di Vigilanza Rai. “L’amministratore delegato Rai” – scrive L’on. Anzaldi – “ha messo nero su bianco, in una lettera ufficiale di 9 pagine datata 28 ottobre e inviata alla commissione di Vigilanza Rai, lo stato ai limiti del dissesto dei conti dell’azienda, tanto da parlare, testualmente, di ‘riperimetrazione complessiva, anche in termini occupazionali, con le inevitabili ricadute sociali’“.

E prosegue: “Come fa ora a negare di aver parlato di potenziali licenziamenti? Siamo dinanzi all’ennesimo hackeraggio, dopo il caso mai chiarito dell’email del finto ministro Tria a Foa, all’attenzione della Procura di Milano da oltre un anno e mezzo senza che si sia ancora saputo nulla? La lettera di Salini alla Vigilanza è un fake? Davvero possiamo credere che un documento ufficiale inviato al Parlamento possa essere smentito con un semplice comunicato stampa, come pensa di fare oggi la Rai?”.

Fallimento dei vertici Rai già da prima del Covid

Quindi l’affondo: “Questo amministratore e questo Cda hanno totalmente fallito, i conti erano in rosso già prima del covid e non si capisce perché a ripianarli debba essere lo Stato, concedendo una quota maggiore di canone rispetto alla cifra prevista e fissata da anni, invece di procedere con veri risparmi e tagli agli sprechi in Rai. E’ urgente cambiare i vertici, peraltro ormai in scadenza, e nominare subito i nuovi amministratori“.

Ma non è finita qui. L’On. Anzaldi denuncia infatti: “La lettera di Salini alla Vigilanza è datata 28 ottobre, ovvero il giorno dopo la pubblicazione della graduatoria del concorso per giornalisti tenutosi solo due settimane prima, il 10 ottobre. Un amministratore può annunciare licenziamenti ed esuberi proprio mentre sta facendo concorsi per assumere nuovi giornalisti? Non sapeva quale fosse la situazione?”.

Il caso Auditorium del Foro Italico

E ancora: “Si annunciano tagli sbagliati, inutili o addirittura controproducenti, come la chiusura di Rai Storia e Rai Sport e addirittura l’addio al centro di produzione dell’Auditorium Foro Italico, come rivelato da Repubblica.it, mentre non si fa nulla sulla riforma delle testate e il Piano News che potrebbe portare risparmi da 90 milioni all’anno. A proposito di centri di produzione, aspettiamo ancora che venga chiarita la ristrutturazione milionaria a Via Mecenate a Milano, sede peraltro in affitto e non di proprietà”.

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