Ci giunge un comunicato della Snater, Sindacato Nazionale Autonomo Telecomunicazioni e Radiotelevisioni e lo pubblichiamo volentieri, esprimendo la nostra assoluta solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori del Servizio Pubblico che con tanto spirito di sacrificio hanno continuato a impegnarsi con diligenza in questi mesi così difficili.
“Le agenzie hanno battuto ieri la notizia che il C.d.A. Rai ha approvato a maggioranza (contrari il rappresentante dei Dipendenti Riccardo Laganà e la Consigliera Rita Borioni) un piano di tagli sulle buste paga delle Lavoratrici e dei Lavoratori che in questi mesi di pandemia hanno tenuto con responsabilità ed orgoglio in piedi la programmazione del servizio pubblico.
Per contenere il passivo, invece di intensificare con incisività il taglio dei costi esterni e presentare un piano di rilancio per il futuro, Salini – alla fine del suo mandato (in cauda venenum) – vuole mettere le mani nel portafoglio dei Dipendenti che tra l’altro, molto civilmente, con senso di realtà, non stanno spingendo per il rinnovo del Contratto Collettivo di Lavoro scaduto da anni.
A parte operazioni di facciata, in Rai si è assistito solo alla moltiplicazione di ruoli e posizioni pesanti, alla lottizzazione che qualcuno dichiarava di voler contrastare ma se ne rendeva complice. Salini lascia, a chi lo sostituirà a breve, un’Azienda meno sana di come l’ha trovata e bastona chi ha operato nonostante tutto e tutti. Complimenti vivissimi per questo brillante piano…!
Già mesi fa il Sindacato aveva chiesto chiaramente di non mortificare ma anzi valorizzare le risorse interne. Inascoltato oggi lo SNATER invita tutte le Organizzazioni Sindacali a compattarsi per respingere, come accaduto in passato, le decisioni di un Amministratore Delegato in uscita che non ha apprezzato e buttato via un patrimonio di fiducia e se ne andrà come molti suoi predecessori ben pagato altrove.
La Segreteria Nazionale SNATER
Un nostro consiglio per l’Ad Salini onde evitare il taglio delle buste paga. Perché non dà le dimissioni lasciando spazio a un interno, così da far risparmiare all’azienda il suo stipendio da 300mila euro? Riteniamo che i tempi siano maturi perché egli operi finalmente una scelta consapevole e coraggiosa a favore della Rai.