RaiStoria, Barbero idolo millennial spopola sul web e in podcast

Raistoria alessandro barbero
Lo storico Alessandro Barbero

Il fenomeno Alessandro Barbero: la divulgazione storica dalle “pillole” di SuperQuark alle lezioni su YouTube e podcast (che spopolano fra i giovani)

A giudicare dalla programmazione della tv generalista, si è portati a credere che la Rai trasmetta soltanto prodotti culturali nazional-popolari. E di certo sono quelli a “fare audience”, come si suol dire. Tuttavia anche Piero e Alberto Angela “fanno audience” da anni. Anche di sabato sera. E, se non fosse stato per il loro successo, la divulgazione della Storia, quella tanto cara a Giambattista Vico, sarebbe forse finita fuori dai palinsesti generalisti, come accade con Mediaset.

RaiStoria

Per fortuna, nell’ambito del Servizio Pubblico, si può contare sulla rete tematica RaiStoria (canale 54 del digitale terrestre). E su un protagonista assoluto della divulgazione storica: Alessandro Barbero.

Accademico (dopo un dottorato di ricerca alla Normale di Pisa), esperto di storia medievale e di arte bellica. Vincitore di uno Strega nel 1996 con il romanzo Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo. Autore di numerosi saggi di cui uno su Dante in libreria dal prossimo 8 ottobre. Barbero esordì nel 2007 in Tv a SuperQuark, iniziando poi a partecipare al Festival della Mente di Sarzana. E proprio con le lezioni di Sarzana (che continua ogni anno a tenere) approdò grazie al lavoro di solerti fan su YouTube dove, da allora, migliaia di followers apprezzano i suoi lunghi interventi sul canale Alessandro Barbero Fan Channel.

La sua straordinaria verve stilistica lo ha poi reso un perfetto “prodotto” da podcast: un medium simil-radiofonico, gratuito e fruibile all’occorrenza, “applicato” ai nostri smartphone. “Suo malgrado”, perché questi canali non sono amministrati direttamente da Alessandro Barbero. Che non ha mai realizzato prodotti ad hoc, né si è mai occupato della loro gestione.

Tale la sua competenza negli argomenti che tratta, da infondere un carattere particolare alla narrazione. Quel carattere impossibile da esprimere se non si è completamente in ciò che si narra. E che, nel caso del professor Barbero, dà il meglio quando egli mira a coinvolgere gli astanti, “comunicare” la violenza di un evento, o a trattare di quelle minoranze che gli stanno più a cuore. Sempre nel più assoluto rispetto delle fonti storiche (che spesso cita a memoria), ma con uno sguardo rivolto all’attualità. In un linguaggio sempre comprensibile.

Vieppiù, con una chiave di lettura che sottolinea la complessità della realtà e verità, rispettandone quindi la vera natura. A pieno vantaggio delle nuove generazioni che lo conoscono, seguono e apprezzano sui social network (dov’è protagonista di video e di meme), complice anche Il podcast di Alessandro BarberoUn nutritissimo pubblico di millennial che, grazie a lui, coltivano la passione per quella storia che è sempre più cruciale conoscere, per interpretarne gli eventi e correggerne il corso. Poiché ogni singolo cittadino può avere le potenzialità e la facoltà di evitare gli errori del passato, conoscendolo.

Tornando a RaiStoria, il professor Barbero vi cura la trasmissione a.C.d.C. misurandosi anche con la storia antica, rivolgendosi perlopiù a un pubblico di cultori. Contenuti per fortuna fruibili in streaming (tra cui la storia della Seconda Guerra Mondiale in 20 puntate) su RaiPlay. Scongiurando così l’eventualità che tutto questo prezioso patrimonio a firma Rai vada dissipato in mezzo alla vasta offerta tematica pay tv/on demand.

Antonio Facchin

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