Rai, Anzaldi (Iv) dà la sveglia a Parlamento e Governo: “Riforma subito”

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Rai, Anzaldi dà la sveglia a Parlamento e Governo: “Riforma subito”. Così si potrebbe sintetizzare la serie di dichiarazioni relative alla riorganizzazione del Servizio Pubblico Radiotelevisivo, susseguitesi in queste ore.

Riforma Rai, le dichiarazioni di Roberto Fico

Tutto parte dalle dichiarazioni del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico (M5s). Il quale è tornato ancora una volta sul tema della riforma Rai, che i pentastellati ai tempi d’oro volevano libera dai partiti politici. Salvo poi andare al Governo e occuparla militarmente, in maniera più capillare di chi li ha preceduti.

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Il Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico (Foto Ansa/Massimo Percossi)

Dimenticandosi sapientemente di questo dettaglio non trascurabile, durante una manifestazione in ricordo di Giancarlo Siani, Roberto Fico, che fu Presidente della Commissione di Vigilanza Rai nella scorsa legislatura, ha dichiarato: “Dobbiamo liberare la Rai dalla politica e dai partiti. Departitizzare la Rai è fondamentale, perché se cambia la Rai può cambiare anche il Paese”.

Qualche giorno prima, a margine dei risultati elettorali, il Presidente della Camera aveva peraltro commentato: “Si tratta di una riforma fondamentale, perché la Rai è lo specchio del paese e se si viene promossi per merito e i partiti escono finalmente fuori e si ha una tv davvero libera, è un bene per il Paese. […] una riforma che abbiamo detto da tempo e che non viene ancora fatta”.

Alle parole del Presidente della Camera, hanno risposto Fnsi e UsigRai. “Ci auguriamo che tutte le forze politiche rispondano all’appello del Presidente della Camera Roberto Fico per la riforma della Rai e nuove norme sui conflitti di interesse”.
È importante“, hanno scritto le due sigle sindacali, “che si riesca a varare nuove regole per il Servizio Pubblico in tempo per la scadenza dell’attuale Consiglio di Amministrazione, e arrivare così a nominare i nuovi vertici con criteri nuovi che garantiscano autonomia e indipendenza dai partiti e dai governi. I testi esistono, sono per buona parte convergenti, serve solo la volontà politica dei partiti di trovare una sintesi, di approvarli e di farlo in maniera urgente.”

La “sveglia” dell’On. Anzaldi

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Ma è stato il Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) a dare una scossa al dibattito, profittando dell’audizione del Sottosegretario all’Editoria Andrea Martella in Commissione Cultura relativamente all’utilizzo delle risorse del Recovery Fund.

Con questi soldi” ha dichiarato il Deputato renziano, “dovremmo seminare per il futuro creando un nuovo canale d’informazione pubblica non in tv, bensì in quello che e’ diventato il settore principale utilizzato dalle persone per raccogliere notizie, cioe’ il Web“.

E ancora: “L’emergenza del Covid e il referendum ci hanno certificato una verità ormai conosciuta. Non e’ vero che la gente non s’informa. S’informa ma lo fa su canali diversi dai giornali. E questi sono principalmente il web e la televisione. La tv è fatta da una parte, il servizio pubblico, che deve essere riformato. E a questo proposito trovo gravissimo che il governo abbia lasciato cadere nel vuoto i due appelli in due giorni lanciati dal presidente della Camera Fico nella sala della Lupa, sulla necessità di riformare la Rai.

“Ora, il Recovery rappresenta un’occasione storica. Perché noi potremmo, come si fece con la Rai negli anni ’50, creare un nuovo servizio pubblico su quello che è il nuovo canale dell’informazione di massa, ovvero il Web. Penso a una struttura grande, organizzata com’era appunto la Rai degli anni ’50“.

“Non solo” ha concluso L’On. Anzaldi, “risolveremmo tanti problemi di lavoro e di futuro dei nostri giovani mettendo in sicurezza l’informazione del Paese poiché riusciremmo ad andare sì sui nuovi canali di informazione, ma con la garanzia del pluralismo e dell’obiettività.”

Riforma Rai, la risposta di Andrea Martella a Michele Anzaldi

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Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Andrea Martella

Alla sollecitazione di Michele Anzaldi, ha risposto prontamente il Sottosegretario Martella, convenendo con lui. “E’ arrivato il momento di affrontare il tema della riforma della Rai. E di affrontare il tema della governance. Il Parlamento dovrà esprimersi, ma intanto mi sembra giusto dire la mia opinione personale“.

Il plauso dell’Usigrai

La risposta di Andrea Martella a Michele Anzaldi ha trovato subito il favore dell’Usigrai. “Si stanno creando le condizioni per arrivare realmente in tempi rapidi alla necessaria riforma della Rai”, si legge in una nota del sindacato. “Importanti, e condivisibili nei contenuti, le parole di oggi del sottosegretario all’Editoria Andrea Martella. Regole di nomina dei vertici della Rai, nuova e potenziata centralità del Servizio Pubblico, risorse certe e adeguate: sono le chiavi per arrivare finalmente alla più volte annunciata riforma della Rai“.

L’intervento di Primo Di Nicola

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L’On. Primo Di Nicola (M5s), Vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai

A quel punto, è intervenuto anche il Vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai Primo Di Nicola (M5s). “E’ sicuramente arrivato il momento di affrontare il tema della governance della Rai. In Senato ho già depositato un disegno di legge in questo senso, che ricalca la proposta fatta da Roberto Fico nella scorsa Legislatura. E’ una base importante da cui partire. Noi siamo pronti, ne avevamo parlato insieme al resto della maggioranza in occasione di un convegno che si svolse in Senato. La Rai merita di essere finalmente liberata dai partiti, per un servizio pubblico davvero indipendente. Bisogna solo volerlo“.

Una Rai mai così lottizzata. M5s e Lega egemoni

Già, bisogna solo volerlo. Ma chi lo vuole sul serio e chi, invece, fa proclami altisonanti per poi – come sempre – sconfessarli al momento opportuno immolandoli in olocausto sull’altare della Realpolitik e della poltrona? La Rai non è mai stata lottizzata come oggi, in mano a M5s – il partito di Fico – e Lega. Il patto giallo-verde non si è mai infranto, malgrado la caduta del primo Governo Conte. Il Carroccio è ancora egemone a Viale Mazzini, e Rai1 e Rai3 sono di fatto una colonia pentastellata, mentre Rai2 è saldamente in mano alla Destra. L’On. Anzaldi da tempo, inascoltato, grida l’Hallalì a Governo e Parlamento avanzando anche proposte di riforma, e in queste ore è tornato a dare la sveglia alle forze politiche dopo le dichiarazioni magniloquenti del Presidente della Camera dei Deputati. Siamo davvero giunti a un punto di svolta? Ce lo auguriamo di cuore.

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