Santoro scatenato: “Se Salini Ad io astronauta su Marte, e se Draghi nomina Masi m’incateno”

Santoro
Michele Santoro

Michele Santoro è tornato incisivamente sulla cresta dell’onda, non tanto per il suo nuovo libro Nient’altro che la verità, quanto invece per le sue ultime apparizioni televisive nelle quali ha scoperchiato – prima di Fedez – le pietose condizioni nelle quali si dibatte la Rai, e la sua informazione un tempo rilevante ora ridotta a ricettacolo di veline di palazzo.

Santoro, a differenza di altri colleghi, non ha presentato la candidatura per entrare nel CdA Rai – visti i nomi, c’è da capirlo – e, in un’intervista alla Stampa, si è lasciato andare ad altre dichiarazioni prorompenti. Nel mirino, l’Ad in quota M5s, del quale il giornalista e conduttore dice: “Se Salini ha fatto l’Amministratore Delegato io posso fare l’astronauta su Marte”.

Santoro si rivela deluso dei grillini in Rai, che prospettavano un cambiamento e che invece hanno fatto come gli altri, ma spara a zero anche sulla Seconda Rete “avvolta da nebbia conformistica con dirigenti lottizzati che si circondano di famigli e clientele” e sulla quale vanno in onda format comprati dall’estero con società appena nate (allusione alla Blu Yazmine di Ilaria Dallatana, ex Direttrice di Rai2 con Monica Maggioni Presidente?). Non risparmia oltretutto strali a Mario Draghi e al suo “governo dei migliori” che rispolvera “politici mediocri”, ribadendo che – nel caso in cui il Presidente nominasse Mauro Masi, che è fra i candidati al CdA – andrebbe a incatenarsi. Resta ancora indimenticabile, nella storia della Rai, la telefonata che nel gennaio 2011 l’allora Dg Masi fece in diretta ad Annozero, finendo bastonato da Santoro.

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