di Marco Zonetti
Davide Di Pietro è il nuovo consigliere di amministrazione Rai in quota Dipendenti. Di Pietro, sindacalista Smater e vicepresiente dell’Associazione Bene Comune-Indignerai va quindi a sostituire Riccardo Laganà, scomparso improvvisamente il 10 agosto scorso e del quale il nuovo consigliere era stato vice nell’associazione.
Hanno partecipato al voto 6482 dipendenti su11264 aventi diritto al voto. Davide Di Pietro ha ottenuto 2372 voti, Fabio Spadoni (tecnico e sindacalista Libersind) 1016, Lorenzo Mucci (responsabile sede regionale Rai di Pescara) 895, Riccardo Orfei (funzionario produzione Tv) 735, Palma Marino Aimone (disabiity manager) 633, Angela Calderone (dipendente della direzione Relazioni internazionali e Affari Europe della Rai) 552. Le schede bianche sono state 279.
L’Associazione Bene Comune-Indignerai, dopo la tragica scomparsa del suo amato e compianto fondatore Riccardo Laganà, si era interrogata a lungo sull’opportunità di proporre una candidatura per le troppo prossime elezioni del Consigliere eletto dai dipendenti Rai, tanto vivo e presente è il suo ricordo.
Mettendo da parte con grande sforzo dolore e perplessità, si è ritenuto doveroso dar seguito all’operato svolto da Riccardo con incessante impegno, dedizione e competenza. Il suo esempio, i suoi principi e i suoi valori non possono e non devono essere dispersi.
Con lo spirito di onorare la sua memoria e non sottrarsi alla richiesta di moltissimi dipendenti che chiedono di proseguire quel cammino di difesa del Servizio Pubblico, l’associazione aveva individuato in Davide Di Pietro, già Vice Presidente di Rai Bene Comune, il candidato che interpreta quei principi per i quali Indignerai si batte da oltre 12 anni.
Certi che Davide saprà rappresentare con serietà, ascolto e determinazione le istanze dei dipendenti Rai, nessuno escluso, i membri dell’associazione si erano quindi aperti al dialogo con tutte le realtà organizzative che operano in azienda, siano esse sindacati, associazioni, gruppi di lavoratori che vogliano condividere un percorso unitario e costruttivo e supportare un impegno mirato prioritariamente alla salvaguardia e tutela dell’Azienda e dei suoi dipendenti. Sulla scia di quanto sosteneva il mai troppo compianto Riccardo Laganà, secondo cui: “Non bisogna mai smettere di indignarsi”.
E Riccardo sarebbe stato senz’altro felice della scelta compiuta dai dipendenti della sua azienda.