Regionali, “Tg Rai esempio di disinformazione”. Esposto di Anzaldi all’AgCom

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Michele Anzaldi, Segretario della Vigilanza Rai

Regionali, Tg Rai esempio di disinformazione. Così si può riassumere l’opinione del Segretario della Commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, già espresso ampiamente qui. Il deputato renziano lamenta, in particolare, la linea editoriale del Tg1 e del Tg2. Il primo, diretto da Giuseppe Carboni in quota M5s, (e già definito Giggi1 per l’ampio spazio dedicato al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, ha evitato di evidenziare il dissenso interno ai pentastellati dopo il flop alle elezioni. Il secondo, con a capo Gennaro Sangiuliano vicino ai sovranisti, ha – secondo l’On. Anzaldi – enfatizzato il risultato elettorale della Destra lasciando intenderne la vittoria.

Regionali, Tg Rai e disinformazione: l’esposto di Michele Anzaldi all’AgCom

Le analisi di cui sopra sono state poi espresse da Michele Anzaldi in un esposto all’AgCom. Che pubblichiamo qui di seguito.

“Gentile Presidente, gentili Commissari, in un giorno importante e delicato come quello delle elezioni, i telegiornali Rai sono stati ancora una volta esempio di disinformazione.

Il Tg2 enfatizza il risultato della Destra

Martedì 22 settembre, nel giorno dello spoglio delle elezioni comunali, nell’edizione delle 20.30 il Tg2, dopo un servizio riepilogativo sui risultati, ha dedicato 4 servizi a singole città dove si è votato, scegliendo solo comuni dove il centrodestra ha vinto (Venezia e Macerata) o è in vantaggio (Arezzo e Matera). Nessuno spazio ai comuni vinti dal centrosinistra (tra i comuni maggiori ci sono ad esempio un capoluogo di regione come Trento e poi la città di Mantova), come se ad aver vinto queste elezioni sia stata solo la destra. Questa è un’informazione corretta, imparziale, equilibrata?

Il Tg1 insabbia il dissenso nel M5s

Sempre martedì, nell’edizione delle 20, il Tg1 ha dedicato un servizio al Movimento 5 stelle che ha totalmente insabbiato quella che oggi il quotidiano La Repubblica, nel titolo di apertura, definisce la “resa dei conti M5s”.

Quasi oscurate le considerazioni di Alessandro Di Battista, spazio esclusivamente alle posizioni di Di Maio. Con tanto di riferimenti ad un presunto “modello Di Maio” per le elezioni, che hanno visto invece una grave sconfitta per M5s sostanzialmente ovunque.

Questi episodi sono la dimostrazione che, dopo la multa da 1,5 milioni comminata dall’Authority alla Rai per ripetuta violazione del pluralismo, non è sostanzialmente cambiato nulla. Alcuni Tg Rai continuano a nascondere le notizie, a disinformare, a violare il pluralismo, anche a commettere errori imbarazzanti.

La denuncia del Sottosegretario Andrea Martella sui sondaggi Rai

Peraltro proprio ieri addirittura il rappresentante del Governo che ha la delega all’Editoria, il sottosegretario Martella, è intervenuto pubblicamente per stigmatizzare un altro episodio controverso e discutibile dell’informazione del servizio pubblico, la diffusione di sondaggi contro la legge nel periodo precedente le elezioni.

Vi chiedo di valutare se quanto va in onda nel servizio pubblico, come gli episodi citati, sia davvero rispondente al dettato del Contratto di Servizio.

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