L’eredità di Riccardo Laganà: giornalismo d’inchiesta valorizzato nel contratto Rai

Riccardo Laganà, consigliere di amministrazione Rai, difende Sigfrido Ranucci dalle accuse della Camera Penale di Roma per la puntata del 3 aprile 2o23 di Report sul 41 bis
Sigfrido Ranucci con Riccardo Laganà

di Marco Zonetti

La scomparsa improvvisa di Riccardo Laganà, consigliere di amministrazione Rai in quota dipendenti, ha scavato un solco profondo nell’animo di chi lo aveva conosciuto e stimato apprezzandone la rettitudine morale e l’umanità sconfinata.

In queste ore è stato annunciato dalla presidente della Commissione di Vigilanza Rai Barbara Floridia (M5s) che la valorizzazione del giornalismo d’inchiesta (a rischio per varie vicissitudini qui approfondite) è stata infine inserita nel testo base del contratto di servizio Rai. “Il servizio pubblico – sottolinea Floridia – ha in quest’ambito una tradizione e un’esperienza di valore inestimabile, portata avanti da professionisti encomiabili, che meritano di essere pienamente valorizzate e promosse. Mi sono spesa in prima persona per questo importante obiettivo, condiviso dai colleghi della commissione di vigilanza”.

Sigfrido Ranucci e la redazione di Report, che anche quest’estate ha mietuto ascolti entusiasmanti con le repliche della trasmissione, hanno voluto ricordare il grande contributo del compianto Riccardo Laganà per l’obiettivo di cui sopra. “La valorizzazione del giornalismo d’inchiesta è stata inserita nel testo base del contratto di servizio Rai” si legge sui profili social del programma di Rai3.Report accoglie questa decisione con soddisfazione, un obiettivo condiviso da sempre con Riccardo Laganà, un professionista che si è sempre battuto per la nostra squadra e per difendere il servizio pubblico”.

Il buon Riccardo, del quale si continua a sentire immensamente la mancanza, ne sarebbe stato estremamente soddisfatto.

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